Tutti pronti a ballare con l’energia dei Digitalism venerdì 16 marzo al Lanificio159

La storia dei Digitalism è una stora di cose che cambiano e cose che rimangono. Era il 2004 quando Jens Moelle e Ismael “Isi” Tuefekci si incontrano in un negozio di dischi di Amburgo. Isi era un cliente di Underground Solution, paradiso per l’elettronica di settore, e Jens ci lavorava di pomeriggio.

Prima di un party in negozio, il dj si ammala e il proprietario chiede a Isi di suonare con Jens. Ignorava che i due amici avevano iniziato da poco a produrre insieme. All’inizio, per puro divertimento, componevano canzoni per riempire i buchi dei loro set o al posto di qualche traccia che non gli piaceva.

I suoni che creavano superarono in fretta i confini della scena dance di Amburgo, attirando l’attenzione della label parigina Kitsune, di Gildas Loaec e Masaya Kuroki. Isi ricorda, un collega ricevette un messaggio da Gildas. “Proprio ora tutta Parigi sta impazzendo al tavolo”. “Voglio quel disco!” Stava parlando dei Digitalism.

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