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GIGS @lanificio159

  • 31/3/2016

Dead Shrimp

/ Goodfellas Records /

Dead Shrimp nasce a Roma, nel novembre 2010, dall’’incontro tra Alessio Magliocchetti Lombi e Sergio De Felice, e dall’’amore di entrambi per la musica più scarna, profonda e potente che conoscano: il blues nato nel delta del Mississippi agli inizi del Novecento. I Dead Shrimp sono blues old school al 100%, ma anche una band moderna, veloce e sporca come i Black Keys degli esordi. Da subito attivo in numerosi club della capitale il duo predilige il momento della performance live, spaziando dal delta blues al gospel, dal ragtime ai canti di lavoro, interpretando gli stessi in modo strettamente personale, moderno, eppure fedele alla tradizione. Dal gennaio 2012 Dead Shrimp vede l’’ingresso informazione di Gianluca Giannasso alla batteria e alle armonie vocali, e così crea e consolida ad ogni live il proprio sound di band.

“How Big Is Your Soul?”, il secondo album della blues band Dead Shrimp, è uscito per Goodfellas Records il 13 Novembre. Il disco è stato prodotto presso gli Abbey Rocchi Studio di Roma in presa diretta e in soli tre giorni di session. Nove brani originali e una cover, il classico “Mississippi”.Con ‘How Big Is Your Soul?’ raggiungono la piena maturità stilistica, con un album che suona potente e monolitico, ritmico e veloce.
Quello dei Dead Shrimp è blues old school, minimale e legato al sound inconfondibile del sud degli States, ma anche veloce e sporco come le avventure dei primi Black Keys e dei North Mississippi Allstars di Luther Dickinson.
Sul nuovo album oltre all’affiatato trio composto da Alessio, Sergio e Gianluca partecipano in veste di guest il chitarrista Reed Turchi dell’etichetta discografica americana Devil Down Records e Roberto Luti di Playing For Change. “How Big Is Your Soul?” è un album blues eterogeneo in cui non mancano episodi dalle atmosfere più dilatate ed altre più intimiste e cupe. L’omonimo esordio dei Dead Shrimp nel 2013 era stato un caso italiano, un fulmine a ciel sereno capace di inserire finalmente anche Roma sulla mappa del blues internazionale. Grazie a “Dead Shrimp” i tre musicisti hanno portato su e giù per lo stivale la loro visione del blues, suonando incessantemente. Proprio quella live è la loro dimensione: chi li ha visti dal vivo sa che i tre Dead Shrimp suonano ai livelli delle migliori formazioni americane. Nell’arco di pochi anni sono arrivati a condividere il palco con artisti del livello di Luke Winslow King, Luther Dickinson e Mariem Hassan, oltre ad aver aperto il concerto romano del gettonatissimo country singer Jonathan Wilson.